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Il nostro appello per la geografia al Governo e al Parlamento.

Il Presidente dell'Associazione Geografica di Napoli , Adriano La Femina  in qualità di docente di geografia negli istituti superiori si impegnerà per instaurare rapporti diplomatici con il Ministero Università e Ricerca e denunciare la pessima situazione riguardo l'insegnamento della geografia in Italia per tanto comunica quanto segue.

Vogliamo che, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, la Geografia torni ad essere centrale .
Invitiamo il Governo e il Parlamento a riconoscere il valore educativo delle conoscenze e delle competenze geografiche e a considerare il ruolo strategico della geografia per conseguire le competenze concernenti la cittadinanza consapevole.
Chiediamo perciò :
un adeguamento del quadro orario per l’insegnamento della geografia nelle scuole primarie e secondarie;
percorsi di formazione professionale in educazione geografica per tutti i docenti di Geografia;
di limitare l’affidamento dell’insegnamento delle Geografia a docenti con una specifica qualificazione o preparazione professionale in Geografia.
La formazione di un cittadino globale passa oggi attraverso questa materia, che da decenni non è più un'arida e nozionistica serie di numeri e di toponimi ma una scienza interdisciplinare sempre più utile a “leggere” e quindi a comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici, politici e ambientali che caratterizzano il nostro Mondo.
La Geografia spiega il rapporto tra uomo e ambiente, che è sempre più indispensabile in un'epoca di cambiamenti climatici e di crisi energetica ed ambientale.
La Geografia ci aiuta a capire le connessioni tra città e territorio in un Pianeta e in un Paese sempre più urbanizzati.
L'insegnamento della Geografia è strategico per la competitività economica del nostro Paese in quanto forma giovani educati alla globalizzazione, alla conoscenza dei fenomeni socio-economici e alla complessità dei problemi del Pianeta.
La Geografia ci aiuta a comprendere l'importanza della tutela del paesaggio (peraltro prevista anche dalla Costituzione) nel Paese che ha il più alto numero di siti riconosciuti dall'Unesco e che ambisce  a tornare ad essere la prima  potenza turistica mondiale.

Visto ciò ci uniamo e pretendiamo risposte adeguate all'interrogazione parlamentare presentata 

 a risposta scritta dai Senatori Luigi Manconi e Walter Tocci del 2 luglio 2013 su “Penalizzazione insegnamento della Geografia e degli insegnanti specialisti”.





La Buona Scuola” ignora che un Paese senza cultura geografica non ha futuro!

Il mondo è attualmente in rapida evoluzione: cambiano, con enorme rapidità, gli equilibri politici sulle sponde del Mediterraneo; cambiano gli equilibri economici e politici nell’ est Europa, al confine con l’ Asia; cambiano gli equilibri dei flussi commerciali e finanziari internazionali, rendendo peraltro incerto prevederne l’ evoluzione; cambiano gli equilibri economici e politici anche all’ interno dell’ UE – il caso della Grecia è il più evidente, ma è un caso isolato o la punta di un iceberg? E che dire, d’ altro canto, del caso – solo apparentemente slegato – della decisione della Banca Centrale svizzera?
Cambia – spesso, purtroppo, in peggio – l’ aspetto e l’assetto del nostro territorio, vittima forse della maggiore incidenza di eventi violenti, senz’altro dell’incuria e di un uso insostenibile e irrispettoso che ne è stato fatto e si continua a fare.
Ci troviamo probabilmente di fronte a una radicale trasformazione della fisionomia del mondo e delle sue relazioni, destinata a mutare profondamente i nostri modi di vivere e le relazioni internazionali ed economiche dell’ Italia;  si può facilmente prevedere che essa avrà un impatto diretto non soltanto sulle attuali, ma soprattutto sulle future condizioni di vita.
Cosa sanno e comprendono i nostri studenti – ovvero, i futuri cittadini - di quanto sta accadendo (e condizionerà la loro vita presente e futura)?
Come Coordinamento Nazionale SOS Geografia (www.sosgeografia.it), temiamo molto poco.
Suscita la preoccupazione di ogni operatore della scuola – un po’ meno dei decisori politici, almeno stando a quanto riportato da dossier e  dalle dichiarazioni sulla scuola - l’ ignoranza delle conoscenze geografiche manifestata dagli studenti italiani.
Non si comprende infatti l’ assenza della parola “Geografia” (nell’ accezione di “saperi geografici”) nel dossier di riforma della scuola allo studio (La Buona Scuola).
Come è possibile trascurare la centralità di un sapere – quello geografico – tanto antico quanto indispensabile attualmente, in un mondo globalizzato, capace di attrarre e interessare gli studenti e necessario per l’ acquisizione di numerose ulteriori competenze?
Analogamente, non si comprende come possa realizzarsi una efficace “educazione finanziaria” prescindendo anche dalla semplice conoscenza dei luoghi di provenienza e di destinazione di uomini, beni, servizi, flussi finanziari; non si comprende come possa realizzarsi una efficace educazione ambientale e alla sostenibilità prescindendo dalla conoscenza dell’ assetto territoriale, delle dinamiche demografiche, delle specificità economiche di ciascuna regione del mondo.
Come Coordinamento Nazionale SOS Geografia non ci limitiamo a una denuncia di questo stato di cose, che è possibile costatare quotidianamente nelle scuole italiane; abbiamo anche elaborato numerose proposte di  curricula geografici nelle scuole italiane e abbiamo sempre offerto la nostra (gratuita) collaborazione ai decisori che intendessero giovarsene.
Fra queste proposte, che nuovamente sottoponiamo all’ attenzione del Legislatore:
a) l’ introduzione della disciplina “Geografia economica e politica”, per complessive 2 ore settimanali per classe, in tutti i bienni della secondaria di secondo grado;
b) l’ introduzione della disciplina “Geografia economica” in tutti i trienni liceali, in cui si forma la futura classe dirigente, per non meno di 2 ore settimanali per classe;
c) la reintroduzione dell’ insegnamento di “Geografia economica” nei trienni degli Istituti Tecnici – Amministrazione Finanza e Marketing, al posto dell’ attuale insegnamento di “Geografia” che, destinato ai bienni, non esplica al meglio tutte le potenzialità formative perché destinato ad alunni non in possesso dei prerequisiti necessari .
d) la reintroduzione dell’ insegnamento di “Geografia turistica” nel triennio degli istituti Professionali ad indirizzo alberghiero– articolazione Accoglienza turistica, per 2 ore settimanali per classe.
Vi è inoltre la necessità di una base geografica per una completa formazione economica e finanziaria: non è possibile realizzare una educazione finanziaria che prescinda dalla Geografia economica.
Proponiamo pertanto l’ introduzione di un congruo numero di ore (non inferiore a 2 ore settimanali per classe) dell’ insegnamento di “Geografia economica” nell’ ambito dei curricula di educazione economica e finanziaria.
Va rilevato quindi come troppo spesso la Geografia sia stata in questi anni vittima dello status di “insegnamento atipico”: questo ha comportato l’ attribuzione dell’ insegnamento a personale privo di adeguata formazione, nonché di adeguato aggiornamento per il suo insegnamento. 
Si rileva l’ aspetto paradossale di questa scelta a proposito di un sapere che riguarda l’ attualità e la contemporaneità, e che richiede pertanto all’esperto un aggiornamento pressoché ininterrotto.
Per garantire la piena fruizione di una formazione di qualità agli studenti, come anche per superare il paradosso ricordato sopra, il Coordinamento Nazionale SOS Geografia ha proposto e continua a proporre l’ affidamento esclusivo di tutti gli insegnamenti geografici alla classe di concorso 39/A, composta da professionisti dotati di un’ adeguata formazione specialistica.
Ancora una volta sottoponiamo all’ attenzione di tutti l’ importanza centrale dei saperi  geografici per la formazione dei futuri cittadini e lavoratori, augurandoci una netta inversione di tendenza rispetto all’ assenza di dibattito presente e passato.
Un Paese senza cultura geografica non ha futuro!
X il Coordinamento Nazionale SOS Geografia

Prof. Riccardo Canesi  (I.I.S. “Domenico Zaccagna” Carrara) 
Prof. Adriano La Femina (Presidente Associazione Geografica di Napoli ) .

 
Associazione Geografica di Napoli
Presidente Prof. Adriano La Femina (geografo e insegnate classe a 039 geografia)
AGN
Associazione Geografica
di Napoli e dell’area Vesuviana
(Sede:Torre Annunziata(Napoli)via Vagnola n.75)
tel.081/8616984 email
associazionegeograficadinapoli@gmail.com
Sito ufficiale : http://agngeografia.blogspot.it/

Da un esame condotto dal Prof. Adriano La Femina , "Geografo " e Presidente dell'Associazione Geografida di Napoli , i ragazzi e cioè gli alunni degli istituti superiori , non hanno per niente le basi e gli strumenti per concepire i saperi piu' elementari per il vivere sociale .



Negli istituti superiori di ogni ordine e grado , manca la "Geografia" una disciplina fondamentale perchè senza di essa una materia non ha senso ........


Negli Istituti e licei linguistici manca la "Geografia delle lingue " che serve anche per concepire l'origine del greco e del latino nei licei classici .


Negli Istituti alberghieri manca la "Geografia dell'alimentazione o agraria " strumento chiave per capire i contesti culiniari globali .


E' assurdo che in Italia la disciplina che in Francia , Stati Uniti e Germania viene fatta studiare in modo esemplare sia cosi tenuta nell'angolo .


La cosa piu' vergognosa è che la maggior parte degli insegnanti di geografia non sanno che esiste in" Corso di Laura in Scienze Geografiche " e e questo incide in maniera negativa per chi ama questa materia e vorrebbe intraprendere gli studi post -diploma .


Caro Ministro , di chi è la reponsabilità se i nostri ragazzi chiamano la regione "Campania " Campagna e non sanno dell'esistenza della Regione Basilicata o del capoluogo Campobasso?


Di chi è la reponsabilità se i nostri alunni non conoscono la" Geografia delle Religioni" l'unica branca geografica che puo' farci capire il senso del credo sul territorio?


E allora noi "Geografi" laureati che la Geografia l amiano non ne possiamo piu' di accettare che il 70% dei nostri connazionali non sanno nemmeno il perchè la nostra Repubblica si chiama "Italia".

Questa mia lettera e´stata spedita alla Presidenza nella Societä Geografica Italiana nei primi mesi del 2015 e l´attuale Presidente in carica il Dott. Sergio Conti , mi ha promesso che ne renderä nota a chi rappresenta le istituzioni al MIUR .


Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro dell’Istruzione
Ai Componenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato
Alle Organizzazioni sindacali

Gentili Presidente, Ministro e onorevoli Parlamentari,
il Coordinamento Nazionale SOS Geografia rileva diverse e profonde criticità relative agli insegnamenti di “Geografia” – Indirizzi Amministrazione, Finanza, Marketing (AFM) e Turismo degli Istituti Tecnici – nell’ attuale formulazione della nota 6753 del 27 febbraio 2015.
Come è noto, gli insegnamenti di “Geografia” presso gli attuali bienni degli istituti tecnici (AFM e Turismo) derivano per confluenza, ai sensi del DPR 88/2010, dai precedenti insegnamenti di Geografia economica e Geografia turistica (triennio degli istituti tecnici ante riordino), e concorrono alla definizione del profilo educativo specifico dello studente previsto dallo stesso decreto. Gli insegnamenti originari – Geografia economica e Geografia turistica – sono sempre stati affidati esclusivamente alla classe di concorso 39/A (DM 39/98 e SIM).
Con l’ entrata in vigore del riordino stabilito dal DPR 88/2010, tali insegnamenti sono confluiti nei bienni degli indirizzi AFM e Turismo degli istituti tecnici. In nessun caso era previsto l’ affidamento degli insegnamenti del previgente ordinamento attualmente confluiti nell’ insegnamento di “Geografia” del biennio degli istituti tecnici a classi di concorso diverse dalla 39/A, stante la profonda diversità dei titoli di accesso e dei requisiti curricolari previsti per tale classe di concorso (limitata esclusivamente a laureati in Geografia, Lettere, Economia che avessero sostenuto ben quattro esami annuali di Geografia, due dei quali appartenenti al settore della Geografia economica).
Ma nella difficile fase di transizione al nuovo ordinamento, e nelle more dell’ emanazione del regolamento di assegnazione degli insegnamenti alle classi di concorso, entrambi gli insegnamenti di “Geografia” – sia presso l’ indirizzo AFM che presso l’ indirizzo Turismo - sono stati dichiarati “atipici”. La condizione di atipicità ne consente l’ affidamento a più classi di concorso, in particolare 39/A e 60/A, con le sole finalità della salvaguardia della titolarità del personale docente in servizio presso una determinata sede e di scongiurare esuberi di personale a livello provinciale. Naturalmente questa norma, finalizzata esclusivamente ad evitare situazioni di esubero, prescinde completamente dal profilo culturale sia degli insegnamenti che delle classi di concorso a cui questi sono affidati, e soprattutto prescinde dalla definizione delle competenze dello studente contenute nel profilo educativo.





A tale situazione è andata soggetta anche l’ ora di potenziamento di Geografia generale ed economica prevista dal  D.L. 104/2013 successivamente convertito con modificazioni nella L. 128/2013. In questo caso, la norma ha previsto l’ assegnazione dell’ insegnamento a ben tre classi di concorso (39/A, 50/A, 60/A) con la finalità della salvaguardia della sola titolarità di sede del personale (non ne è previsto l’ utilizzo per evitare esuberi a livello provinciale).
Queste disposizioni, finalizzate al riordino dei conti pubblici, hanno però prodotto:
a) lo scollamento fra l’ attribuzione degli insegnamenti e i profili dei docenti a cui questi sono stati affidati (ricordiamo che assai diversi sono i profili curricolari delle classi di concorso citate);
b) lo scollamento fra i profili degli insegnamenti e le competenze, definite nel profilo dello studente, a cui questi concorrono;
c) uno stravolgimento delle piante organiche provinciali, che, con un meccanismo di causazione circolare cumulativa, ha attribuito più posti in organico alle classi di concorso più numerose e quindi anche più soggette ad esubero.
Va sottolineato che tale meccanismo non ha permesso una più razionale distribuzione del personale docente (si vedano a tal proposito i dati raccolti dall’ AIIG, che stimavano per l’anno 2013 un esubero di docenti della classe 39/A intorno al 10% a livello nazionale), e che, per contro, ha compromesso il riequilibrio delle piante organiche rispetto all’ originario disegno delle confluenze, e quindi alla specificità degli insegnamenti impartiti. Infatti, l’ attribuzione degli insegnamenti atipici coinvolge in primo luogo l’ organico di diritto (OD), che è quello su cui avvengono i trasferimenti e le immissioni in ruolo del personale docente. Ne consegue che ore degli insegnamenti atipici affidate per salvaguardia della titolarità, permangono nell’ affidamento anche quando sia venuta meno la necessità della salvaguardia della titolarità stessa (se ad esempio, il docente salvaguardato con le ore di Geografia ha richiesto trasferimento, le ore di Geografia rimangono in organico affidate alla sua classe di concorso, con la conseguenza che possono essere utilizzate per un ulteriore trasferimento – magari anch’esso da una cattedra composta da ore “atipiche” - o addirittura per un’ immissione in ruolo o per l’ affidamento in supplenza annuale). Si determina pertanto un perverso meccanismo che si autoalimenta e che impedisce nel tempo la convergenza delle piante organiche verso la reale necessità di personale per ciascuna classe di concorso. Si sottolinea infine come tale meccanismo alimenti la sproporzione fra piante organiche delle classi di concorso (chi è più numeroso “prende tutto”, salvo poi dare vita a ulteriori situazioni di esubero, che richiedono salvaguardia, e così via), alimenti il caos nella formulazione degli organici, e costituisca una evidente violazione del diritto alla mobilità dei titolari e del diritto all’ immissione in ruolo del personale avente titolo nelle classi di concorso meno numerose.
Nei passati anni scolastici, lo stesso MIUR ha avuto contezza degli squilibri conseguenti alla situazione descritta. Pur non modificando il meccanismo dell’ atipicità, il MIUR è intervenuto specificamente sull’ attribuzione dell’ insegnamento di Geografia con la nota n. 679 del 5 maggio 2012.




In essa “si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A. Ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero , non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso”, facendo esplicito riferimento al disegno delle confluenze menzionato sopra. Il MIUR stesso è quindi intervenuto ritenendo prioritaria la salvaguardia della specificità dell’ insegnamento rispetto alla salvaguardia della titolarità, e limitando i casi di applicazione esclusivamente agli esuberi a livello provinciale (cioè al personale docente di ruolo che non può trovare alcuna altra collocazione in altra sede della provincia) e “in via residuale”.
Stupisce quindi molto osservare come le disposizioni emanate dallo stesso MIUR negli anni passati non abbiano lasciato alcuna traccia nella nota 6753 del 27 febbraio 2015. In essa non vi è alcun riferimento alla specificità dell’ insegnamento di Geografia, ma solamente un riferimento generale: “Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all'indirizzo, all'articolazione, all'opzione, nonché al curricolo presente nella scuola.” Per di più, viene affidata ai Dirigenti Scolastici e ai Collegi dei Docenti la responsabilità della scelta della classe di concorso a cui attribuire un insegnamento in assenza di situazioni da salvaguardare, attribuendo a questi Organismi un onere che non hanno né possono assumersi nel vigente ordinamento, in cui la specificità degli insegnamenti e la loro attribuzione non è di pertinenza delle autonomie scolastiche ma esclusivamente del Ministero, che ne dispone per decreto a livello nazionale. Vogliamo rappresentare come, negli anni passati, una situazione più e meglio regolamentata di quella che si profila attualmente abbia nondimeno prodotto grande incertezza nella formulazione e determinazione degli organici, quando non veri e propri abusi.
Onde evitare il caos e l’ incertezza, quando non l’ arbitrio vero a proprio, sperimentato nei pregressi anni durante la fase di formulazione degli organici, il Coordinamento Nazionale SOS Geografia chiede alle Autorità in indirizzo che vengano impartite dal Ministero e a livello nazionale, in forma univoca, specifiche norme e interpretazioni, a tutela della salvaguardia degli insegnamenti di “Geografia”, che salvaguardino la qualità dell’ insegnamento e il diritto ad un apprendimento degli studenti coerente con il profilo in uscita dell’ indirizzo da questi scelto.
Riportiamo a tal proposito quanto già precedentemente disposto in merito dallo stesso Ministero (nota 679/2012), chiedendone almeno l’ estensione anche all’ ora di potenziamento di Geografia generale ed economica di cui al D.L. 104/2013 e provvedimenti successivi, ed anche all’ anno scolastico 2015/16 :
Pervengono richieste di chiarimento in merito alla “atipicità” delle classi di concorso 39/A e 60/A per l’insegnamento di geografia previsto per il primo biennio dell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” e “Turismo”. Al riguardo, si fa presente che l’insegnamento di geografia nel pregresso ordinamento riferito agli indirizzi confluiti in quelli sopra riportati, era ricondotto esclusivamente alla classe di concorso 39/A. Solo, in fase di utilizzazione, i titolari della 60/A potevano accedere a tale insegnamento in assenza di ore riferite alla propria classe di concorso.





Di conseguenza, ad integrazione e a chiarimento di quanto comunicato con la nota n. 2320 del 29 marzo 2012, che ha trasmesso l’elenco delle classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni degli istituti di secondo grado, si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A. Ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero, non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso.”
Nello spirito della Carta costituzionale (art. 33) , chiediamo, ancora una volta , che venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia (non esistono classi di concorso Cenerentola) e quindi non venga penalizzato ulteriormente (vedasi la inspiegabile e totale assenza dalla Buona Scuola) l’insegnamento della Geografia con l’affidamento a classi di concorso non specialistiche determinando la perdita della sua specificità.
Cordiali saluti.
Prof. Riccardo Canesi  (Coordinamento Nazionale SOS Geografia)


Carrara, 15 marzo 2015 
 In data lunedi 16 marzo 2015 ore 13 , 21 anche Il Presidente dell' Associazione Geografica di Napoli e cioè il Prof. Adriano La Femina si pronuncia in merito all'iniziativa del suo collega Prof. Riccardo Canesi del Coordinamento Nazionale SOS Geografia in merito ad accordi telefonici fatti tra i due Presidenti . 
Oggi in data odierna domenica 14 giugno 2015 emaniamo attraverso il nostro blogger , sito ufficiale quanto segue :
Il seguente messaggio è stato mandato dal coordinatore nazionale di SOS Geografia l ' egreg. Prof. Riccardo Canesi al Presidente dell' Associazione Geografica di Napoli che concorda la sua ennesima iniziativa e battaglia per la tutela e la difesa della Geografia :

-Gentile collega, con la sentenza 3527/2013, su ricorso SNALS, il TAR Lazio si è espresso dichiarando illegittimo il riordino (tagli) degli istituti tecnici e professionali.
La decisione è stata confermata dalla sentenza 6438/2015, con la quale il TAR ordina al MIUR di eseguire la precedente sentenza entro trenta giorni e, in caso di non ottemperanza, nomina un commissario ad acta.

http://www.orizzontescuola.it/news/riduzione-oraria-materie-istituti-tecnici-e-professionali-sbagliata-miur-deve-eseguire-o-sar-co
Come SOS Geografia vorremmo organizzarci per chiedere l' immediata esecuzione della sentenza 6438/2015 - che, da prime notizie, può essere richiesta anche da terzi aventi interesse - intervenendo nel giudizio nei modi che attualmente sono allo studio.
Si tratterebbe, tra l' altro, di ottenere il ripristino di tutte le ore di geografia economica e geografia turistica (affidate esclusivamente alla 39/A) dei trienni dei tecnici e professionali.
Se sei  (realmente)  interessato/a  a partecipare a un'azione del genere comunicacelo .
Seguiranno i dettagli.
Cordiali saluti.
 
Riccardo Canesi
Risposta via email del Presidente dell' Ass.Geografica di Napoli . 
Carissimo Riccardo sono con te in questa ennesima battaglia e mi tengo (realmente)  interessato/a  a partecipare a questa azione . un forte abbraccio . 
In fede : Prof. Adriano La Femina  Presidente dell' Ass.Geografica di Napoli . 
 
Coordinamento Nazionale SOS Geografia






Stiamo elaborando un interrogazione parlamentare che sara´presentata dall´onorevole Alessandro Amitrano .





Interrogazione parlamentare la valorizzazione  la tutela della Geografia .

 

Gentili signori, come forse vi sarà giunta eco dai giornali , dal web e da qualche nostra passata comunicazione  , esiste una disciplina in tutti i livelli dell’ordinamento scolastico italiano, che nonostante la sua riconosciuta utilità come sapere di base, è sostanzialmente negletta se non annullata .

 

Stiamo  parlando della Geografia .

 

In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso  , in una realtà socio-economica mondiale  in cui i flussi di merci, di persone , di informazioni sono sempre più frequenti e intensi, in un contesto planetario in cui è sempre più importante , per la sopravvivenza della nostra specie , conoscere le complesse relazioni tra uomo e ambiente e tra le società umane, in un Paese che è la seconda potenza manifatturiera d’Europa e la quinta potenza turistica del mondo, agli studenti italiani è sostanzialmente precluso l’insegnamento di questa disciplina .

 

Ad esempio, se non lo sapeste, nella primaria e nella  secondaria di primo grado  alla Geografia è dedicata una sola ora alla settimana  .

 

Nella  secondaria di secondo grado, nonostante la significativa e strategica valenza culturale dei contenuti geografici , la Geografia non viene insegnata nella  stragrande maggioranza  degli indirizzi  : 

 

-          Nell’unico indirizzo  (tecnico commerciale)  in cui si insegnava seriamente, con il riordino “Gelmini” ,  la materia è stata spostata dal triennio al biennio  (con grave detrimento per la didattica, considerata l’utenza ancora impreparata ad affrontare la complessità delle tematiche) ed è stata per di più derubricata da “Geografia economica” a “Geografia” (generale).

 

-          E’ stata eliminata negli istituti nautici, nei professionali per il turismo e alberghieri  (ogni commento è superfluo) .

 

-          Nei licei, l’ insegnamento non esiste  in forma autonoma, ma è accorpato nel biennio con “Storia” (3 ore settimanali complessive),  ed è  affidato a non specialisti laureati  in Lettere o Storia   .

 

-          Nella nuova articolazione “Relazioni Internazionali” del triennio ex Ragionieria (ora IT AFM) ,  “Relazioni Internazionali” e “Geopolitica” sono affidate rispettivamente agli insegnanti di Diritto (e di Filosofia e scienze umane – sic!) ed Economia Aziendale, e non ai docenti specialisti, e quindi qualificatie laureati ( LM-80 Scienze Geografiche ) , della classe A21 (ex A039).

 

-          La Geografia generale, come sapere scientifico di base indispensabile e imprescindibile , la troviamo  nei bienni dell’obbligo degli istituti Tecnici e Professionali per 1  ora (?!) settimanale in tutto il biennio, a scelta fra prima o seconda classe (fino al riordino disposto dal D. Lgs, 61/2017 .  

 

 

Il Coordinamento dell´Associazione Geografica di Napoli e del Trentino Alto Adige/Sudtirol , ,  da più di 9  anni si batte affinché venga riconosciuto il giusto ruolo alla disciplina  e ai suoi insegnanti , le cui cattedre in questi anni sono state , oltretutto, erose dall’incostituzionale e anomalo  sistema delle cattedre atipiche  .

 

Tutto ciò premesso, noi proponiamo  le seguenti modifiche ordinamentali:

 

-          di raddoppiare la singola ora di Geografia nella primaria e nella secondaria di primo grado ammettendo all ´insegnamento docenti che abbiano la Laurea in Geografia o quanto meno 36 CFU nel settore scientifico discilinare M-GGR/01 . ;

 

-          di reintrodurre nel secondo biennio e quinto anno  dell’indirizzo A.F.M.  (in alternativa all’attuale insegnamento nel biennio) l’insegnamento di Geografia economica per un numero di 8  ore complessive   come prima del “riordino Gelmini” ;

 

-          di estendere a tutti i secondi bienni e quinti anni   di tutte le altre  scuole superiori l’insegnamento della Geografia economica , o per i licei la Geolinguistica o detta Geografia linguistica , per gli alberghieri Geografia generale e alimentare , la geografia astronomica  , la Geografia umana , per non meno di 2 ore per anno,  in quanto sapere dell’area generale imprescindibile per la formazione del cittadino

 Per tanto e per informazione , elenchiamo le tante branche della Geografia e tipi di Geografia che andrebbero urgentemente aggiunte in tutti gli indirizzi delle scuole e universitari .

- Geografia umana , : relazioni uomo – ambiente

- geografia culturale,  legata all´antropologia ,

-  Geografia sociale ( Sociologia )

- Geografia della popolazione ( Demografia ) ,

- Geografia medica ( Medicina e salute )

 - Geografia economica ( Economia )

- Geografia politica ( Scienza politica )

- Geografia del comportamento ( Psicologia )

- Geografia storica ( Storia )

- Geografia matematica che raggruppa la cartografia , la topografia , la geodesia , la geomatica e la geostatistica .

- Geografia delle religioni ( Religione e studi teologici )

- Geolinguistica ( Sociolinguistica e linguistica )

- Geografia fisica ( Geologia , biologia , climatologia )

- Geografia urbana e rurale  ( Urbanistica , architettura del paesaggio )

- Geografia giudiziaria : fu recentemente presentata un interrogazione parlamentare

- Geografia dello sport e del calcio e ancora tanti rami che questa materia contribuisce a dare unicamente in quanto disciplina che riesce ad unire tutte le materie in maniera univoca perche´tutte le discipline operano in un contesto geografico .  

 

-          l’ attribuzione univoca degli insegnamenti aventi contenuto geografico della scuola secondaria esclusivamente ai docenti, qualificati e abilitati, della classe di concorso A-21 Geografia.

 

Considerato che prendiate in considerazione tutti questi fattori  , come docenti e dipendenti pubblici ma soprattutto come cittadini elettori e genitori, vogliamo conoscere che cosa pensano di  fare tutte le forze politiche  italiane  in merito a questa grave questione , al fine di informarne l’opinione pubblica , i nostri associati e il mondo della scuola .

 

Pienamente consapevoli delle difficoltà di vario ordine in cui si trova la scuola italiana , come avrete notato, non abbiamo avanzato proposte velleitarie ma solamente una serie minimale di richieste mirata a  garantire la presenza nella scuola italiana di un sapere di base finalizzato a far conoscere ai nostri giovani “come funziona il mondo” e , nel contempo, a garantire ai docenti della materia un ruolo e una dignità troppe volte calpestate.

  Inoltre vogliamo seriamente segnalare come a differenza di altri paesi in Italia la figura del “Geografo “ non e´per nulla valorizzate e i laureati in queste discipline non trovano facile occupazione .

Per tanto grazie all´Associazione Geografica di Napoli nata in collaborazione con l ´ European Geography Association, in acronimo EGEA da quasi un decennio , stanno nascendo Istituti Geografici legati al territorio come l ´Associazione Geografica del Trentino Alto Adige/Sudtirol . Quindi ci aspettiamo ricordandovi che abbiamo in Italia l ´Istituto Geografico Militare ( Ente cartografico dello Stato ) e anche la Societa´Geografica Italiana con sede a Roma e con il quale collaboriamo .

 

Il GEOGRAFO deve essere in grado di:

ATTIVITÀ
COMPETENZE
Raccolta di informazioni e dati relativi ad un territorio
  • Individuare fonti di informazioni (bibliografiche, cartografiche, statistiche, di terreno)
  • Ordinare e classificare informazioni legate ad un territorio
  • Imputare dati in sistemi informatici di raccolta e trattamento dati
  • Analizzare e raccogliere informazioni relative ai processi storici, economici e sociali attinenti all’organizzazione territoriale
  • Analizzare e raccogliere elementi caratterizzanti i processi fisici della geosfera, anche in relazione alle dinamiche a questa esogene
  • Analizzare i sistemi urbani in relazione al rischio ambientale e sociale
  • Realizzare analisi territoriali e statistiche complesse (interazioni sistemiche, ruolo degli attori, fattori culturali ed etnografici, fattori esogeni, aspetto geografico, …)
Descrizione interpretativa di un territorio o di sue parti
  • Leggere ed analizzare dati ed informazioni relative ad un territorio
  • Interpretare dati (geografici, sociali, etnografici,…)
  • Ricostruire e interpretare le dinamiche di trasformazione ecologica e storica del paesaggio
  • Elaborare studi sperimentali e teorici delle forme della superficie terrestre, del clima, dell'idrosfera e della criosfera
  • Rappresentare graficamente un territorio e le relazioni fra gli elementi interagenti sul territorio
  • Valutare rischi geomorfologici e delle risorse ambientali
  • Comunicare a pubblici diversi i risultati delle analisi realizzate
Progettazione e ideazione di luoghi, spazi e connessioni
  • Individuare i bisogni di un territorio, valutare l’impatto ambientali di politiche ed iniziative territoriali
  • Individuare adeguati strumenti di intervento per la conservazione delle risorse naturali e per la prevenzione dei rischi geomorfologici
  • Collegare le valenze storiche del paesaggio con gli assetti territoriali attuali
  • Pianificare e gestire azioni di miglioramento di un territorio
  • Pianificare e gestire iniziative di urban resilience
  • Gestire un progetto di miglioramento territoriale
  • Monitorare l’andamento di un progetto territoriale
Monitoraggio dell’andamento di progetti territoriali
  • Pianificare sistemi di monitoraggio e raccolta dati
  • Verificare il raggiungimento di obiettivi territoriali definiti a monte
  • Restituire analisi e descrizioni in merito al raggiungimento dei risultati attesi
Coordinamento e direzione di uffici e progetti
  • Organizzare e gestire politiche ed interventi su un territorio tenendo conto di ambiente, patrimonio storico-culturale e paesistico
  • Implementare politiche territoriali
  • Gestire team di lavoro (anche multidisciplinare)
  • Coordinare interventi di monitoraggio
  • Gestire relazioni esterne e di comunicazione (con committenti, finanziatori/donatori, cittadini, comunità…)
Elaborazione e gestione di un processo di ricerca
  • Pianificare e gestire progetti di ricerca (definire obiettivi, fasi di lavoro, tempi, fonti e strumenti, team)
  • Studiare, analizzare, comparare e interpretare le forme della distribuzione spaziale, organizzazione e evoluzione di fattori, relazioni e processi geografici sulla superficie terrestre
  • Collaborare alla realizzazione di banche dati georeferenziati
  • Redigere rapporti di ricerca e pubblicazioni scientifiche
  • Interagire con esperti provenienti da altri ambiti professionali e culturali in indagini multidisciplinari

Chiediamo aiuto e considerazione per istituire l ´albo dei geografi .

 

Vi chiediamo la gentilezza, quindi, di farci conoscere la Vs posizione  alla seguente e mail    <!-- var prefix = '&#109;a' + 'i&#108;' + '&#116;o'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy49101 = 'g&#101;&#111;gr&#97;f&#105;&#97;&#101;l&#101;z&#105;&#111;n&#105;' + '&#64;'; addy49101 = addy49101 + 'gm&#97;&#105;l' + '&#46;' + 'c&#111;m'; document.write('<a ' + path + '\'' + prefix + ':' + addy49101 + '\'>'); document.write(addy49101); document.write('<\/a>'); //-->\n associazionegeograficadinapoli@gmail.com <!-- document.write('<span style=\'display: none;\'>'); //--> This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. <!-- document.write('</'); document.write('span>'); //-->   .

 

Di tutte le risposte ed anche di quelle non pervenute, daremo ampia pubblicità , sul nostro sito, sui  giornali e sul web  prima della consultazione elettorale .

 

Cogliamo l’occasione anche per invitarvi all’Assemblea nazionale  , organizzata dal nostro Coordinamento insieme ad altri Istituti Geografici , su  Quale futuro per l ´Italia , la geografia negata al popolo Italiano ,  presso la nostra sede ufficiale sita a Bressanone Viale Mozart . 2/B .

 

Grazie della collaborazione e un sentito “in bocca al lupo soprattutto nell’interesse dell’Italia !

 

 

 

Prof. Adriano La Femina    (Presidente dell ´Istituto Geografico di Napoli e legale rappresentante dell´Ente Geografico del Trentino Alto Adige /Sudtirol )



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